Chi è Corradino D’Ascanio
L’ingegner Corradino D’Ascanio nasce a Popoli il 1 febbraio 1891 e fin da piccolo sentì l’attrazione per il volo. Nei vari anni provò svariate volte a spiccare il volo con ali attaccate alle braccia buttandosi dalle colline di Popoli, fallendo. A soli 23 anni D’Ascanio conseguì la laurea in ingegneria industriale meccanica al Politecnico di Torino il 6 novembre 1914. Dopo la laurea D’Ascanio si arruolò come volontario presso il “Battaglione Aviatori” in Torino e partecipò come ufficiale nella Grande Guerra. In questo periodo ebbe modo di fare numerose esperienze in campo aeronautico osservando i vari velivoli che venivano fabbricati in ambito militare. Eseguì anche la prima installazione di una radio rice-trasmittente su un velivolo italiano. Nel giugno 1918 fu richiesto dalla Società di aviazione “Pomilio” e venne posto in congedo temporaneo.
La Pomilio poi stipulò con il governo degli Stati Uniti un accordo per installare una fabbrica di aeroplani in America e quindi, sempre nel 1918, D’Ascanio si trasferì in quel paese. Finita la prima guerra mondiale l’attività dei “Pomilio Brothers” cessò. Allora D’Ascanio insieme a Veniero D’Annunzio, figlio del poeta, cercò di dare vita ad un’aviazione civile ma, non trovando nessuno che li finanziasse, il progetto non prese piede. Intanto nel 1917 D’Ascanio si era fidanzato a Popoli e si sposò quello stesso anno.
Nel 1920 torna in Italia e si dedicò a progettazioni nei più svariati campi, dall’edilizia all’elettrotecnica. Sempre nel 1920 eseguì i lavori di ammodernamento e potenziamento della centrale elettrica comunale del suo paese. Nel 1926 poté finalmente tentare di dare concretezza al sogno a lungo vagheggiato di un elicottero che superasse la prova di volo. Il suo socio era il barone Troiani. Il tentativo, però, fallì: per svariati errori tecnici, la macchina andò in pezzi e lo stesso inventore-collaudatore si salvò miracolosamente. D’Ascanio elaborò un nuovo progetto nel 1928, e due anni dopo il nuovo elicottero fu pronto a spiccare il volo. Le prove durarono dal maggio all’ottobre del 1930 con esiti positivi. Nel primo volo pienamente riuscito furono conquistati i primati di 1078 metri di distanza, 8 minuti e 40 secondi di durata, 18 metri di altezza. La macchina progettata da D’Ascanio era pratica, di grande manovrabilità ed elegante.
Per le sue invenzioni e ricerche incessanti ricevette la medaglia d’oro del Ministero dell’Aeronautica, quella di “benemerito cittadino di Pisa”, quella d’oro del Ministero della Pubblica Istruzione, la medaglia d’oro “Fibonacci”, la medaglia d’oro quale “benemerito cittadino di Popoli”, la stella al merito del Ministero del Lavoro. D’Ascanio morì a Pisa il 5 agosto 1981.
Fonte: Popoli città d’arte e natura.
Autori: Federico Palmerini, Roberto Flauto, Andrea De Melis.
Progetto: alternanza scuola-lavoro con il Liceo Scientifico Amedeo di Savoia di Popoli.