Le chiese di Popoli

 

Chiesa di San Francesco: preceduta da un’alta scalinata con due leoni romanici, è in stile romanico  a blocchi di pietra. Il primo edificio e l’annesso convento esistevano già nel 1334. La chiesa fu poi più volte restaurata: la parte inferiore nel 1480, mentre quella superiore nel 1689. Notevole il portale, formata da 6 colonne con capitelli a crochets e abbelliti con motivi floreali, con il rosone centrale quadrilobato con i simboli degli evangelisti. Ai lati del rosone spiccano due statue, S. Francesco e S. Antonio da Padova. La parte superiore è invece in stile barocco, impreziosita da statue di santi e sormontata al centro da San Giorgio che trafigge il drago. L’interno conserva il bellissimo paliotto (cappella di San Francesco, prima metà del ‘700) Di Raimondo Pompei, oltre che una crocefissione, un trittico lignei ed un affresco rappresentanti entrambi una deposizione e la tela seicentesca dell’incoronata.

Chiesa di San Rocco: fu costruita a ridosso dell’omonima porta di accesso alla città abbattuta nell’800. Il palazzo annesso alla chiesa è un bell’esempio di edilizia gentilizia dei primi del 700.

Chiesa di San Lorenzo: ha un impianto del 1562. Degni di nota un’acquasantiera, una fonte battesimale e l’altare maggiore del Mancini (1745), il coro ligneo settecentesco e le tele della Madonna col Bambino e della Madonna di Costantinopoli.

Chiesa della Madonna delle Grazie: luogo di culto dei poveri, costruito alla fine del 1500 ai margini esterni della città con il loro contributo. Adiacente si trova la chiesa di San Domenico.

Chiesa di San Domenico: i Domenicani si insediarono a Popoli nel 1715 per volontà del sacerdote Don Donato Bozzelli. Il palazzo fu ingrandito e trasformato in un piccolo convento .La chiesa è situata al di sotto del piano stradale su cui prospetta; perciò è tramite una scenografica scalinata che si discende al piano dell’unica navata con cappelle, breve transetto e cupola inserita in un tiburio. Nel 1854 si dovette rialzare la porta di ingresso e ristrutturare la scalinata interna; tali lavori furono anche occasione per l’ammodernamento della facciata.

Chiesa della Santissima Trinità: tra il 1716 e il 1734 venne ricostruita la chiesa della SS. Trinità, esistente almeno da prima del 1587. Al culmine di una gradinata l’edificio presenta una austera facciata scandita verticalmente da paraste e controparaste di ordine Tuscanico, poste su alti piedistalli a inquadrare tre portali e conclusa, al di sopra di una trabeazione risaltante in corrispondenza delle paraste, da un frontone centrale triangolare. L’altare maggiore è opera in marmo eseguita nel 1750 mentre i due altari risalgono a un periodo successivo. L’accenno alla decorazione scultorea della facciata della SS.Trinità rimanda una tradizione artigiana a Popoli viva per secoli: viene citato un certo Antonio Sonsini “Milanese stuccatore”. Un Domenico Sonsini, un secolo più tardi, è pagato per lavori all’esterno dell’organo della chiesa. Di un altro Sonsini, Popolese, di nome Giovan Carlo, abbiamo notizia quale autore della ricostruzione della chiesa di Sant’Eustachio a Tocco da Casauria, terminata nel 1749.

Fonte: Popoli città d’arte e natura

Autori: Roberto Flauto, Federico Palmerini, Andrea De Melis

Progetto di alternanza scuola-lavoro con l’istituto “Amedeo di Savoia” di Popoli


Tour delle chiese di Popoli

                                 

Progetto di censimento, informatizzazione e divulgazione delle emergenze artistico-architettoniche di Popoli ad opera dei volontari del Servizio Civile Universale – sede di Popoli

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