Riserva Naturale Monte Rotondo
La Riserva Naturale Orientata Statale “Monte Rotondo” (codice EUAP 0025) è un’area naturale protetta di 1452 ha (pari a quasi 15 km²), istituita con decreto ministeriale nel 1982 e gestita dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Pescara, situata nei comuni di Corfinio, Popoli, Bussi sul Tirino, Castiglione a Casauria e Tocco da Casauria, tra le province dell’Aquila e di Pescara.
Il territorio della Riserva si sovrappone con quello del Parco Nazionale della Maiella (ZPS IT7140129 e ZSC IT140203) per 1109 ha e con quello del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga (ZPS IT7119128 e ZSC IT7130024) per 343 ha.
La Riserva si estende sui versanti destro e sinistro del fiume Pescara, in corrispondenza delle gole di Popoli, occupando da un lato la propaggine più meridionale del massiccio del Gran Sasso, e dall’altro l’estremo lembo settentrionale delle montagne del Morrone, appartenenti al massiccio della Maiella. Notevole è l’escursione altitudinale che caratterizza questo territorio: si va infatti dai 300 m s.l.m. del fiume Pescara (sebbene vi siano punti in cui si raggiunge il minimo di 230 m s.l.m.) fino ai 1731 m s.l.m. del monte Rotondo, che gli conferisce la denominazione, e altrettanto diversi sono gli ambienti naturali che lo compongono. Il clima è di tipo mediterraneo-montano (con piogge equinoziali), tendente al continentale nelle aree interne e meno elevate, con precipitazioni medie annue pari a 600-1000 mm e temperature medie annue di 5-15°C.
La Riserva si trova nel complesso demaniale di “Monte Corvo”, antico demanio feudale prima dei Cantelmo di Napoli e poi dei Principi Tocco di Montemiletto, che divenne bene di uso civico nel 1806 in seguito all’eversione feudale. Da quel momento le attività di disboscamento e pascolo di animali domestici divennero sempre più intense, fino al loro netto declino negli anni 1920-1930, profondamente segnati dal primo conflitto mondiale. Il suo territorio nel 1966 è stato acquisito dallo Stato, sulla base di esproprio. Ai sensi dei D.M. del 16/01/1976 e del 29/12/1979, il complesso demaniale è stato poi trasferito alla Regione Abruzzo, divenendo Foresta Demaniale Regionale, amministrata dall’Ufficio Foreste Demaniali Regionali. Con D.P.R. del 23/12/1978, una superficie di 116 ha, sita in località Impianezza, è stata esclusa dal trasferimento alla Regione Abruzzo, per divenire l’Azienda pilota “Monte Corvo”, che opera oggi con funzioni scientifiche e di educazione ambientale (in particolare, vi è stato costituito il “Centro visita del lupo appenninico“, con annessa area faunistica “Prede e predatori”). Nel 1982 è stata infine istituita la Riserva Naturale Orientata Statale “Monte Rotondo”, con D.M. del 18/10/1982, su una superficie di 1.452 ha, comprendente tutto il territorio della Foresta Demaniale Regionale.
La vegetazione è quella tipica dei boschi mediterranei (con lecci, siliquastri e fillirea) nelle quote più basse; salendo si incontra un bosco mesofilo di latifoglie alternato a boschi di origine artificiale di pino nero e pino d’Aleppo; la faggeta domina infine alle quote più elevate. Di grande valore e fascino è la località denominata “La Fossa“, caratterizzata da maestosi esemplari di abete bianco.
Tra gli habitat protetti dalla Direttiva UE Habitat, sono presenti nel territorio della Riserva:
5130 – Formazioni a Juniperus communis su lande o prati calcicoli.
*6110 – Formazioni erbose calcicole rupicole o basofile dell’Alysso-Sedion albi (habitat prioritario).
6210 – Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco–Brometalia) (* importante presenza di orchidee, in questo caso habitat prioritario).
6170 – Formazioni erbose calcicole alpine e subalpine.
8130 – Ghiaioni del Mediterraneo occidentale e termofili.
8210 – Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica.
*8240 – Pavimenti calcarei (habitat prioritario).
91AA – Boschi orientali di quercia bianca (= Quercus pubescens).
9340 – Foreste di Quercus ilex e Quercus rotundifolia.
La flora comprende numerosissime specie endemiche, rare o protette. Spicca tra tutte Asphodeline liburnica, molto rara e presente in Abruzzo solo in pochissime stazioni: nella Riserva si trova in un solo biotopo particolarmente caldo e arido, che è attualmente l’unico noto per tutto il territorio del Parco Nazionale della Maiella. Di particolare importanza, poi, anche la presenza di piccole popolazioni delle non comuni e protette peonia (Paeonia officinalis subsp. italica) e Lilium bulbiferum subsp. croceum e delle endemiche Centaurea ceratophylla e Stipa dasyvaginata ssp. apenninicola.
La varietà degli ambienti si riflette anche nella ricchezza faunistica che caratterizza questa area frequentata da molti mammiferi, tra i quali il cervo e il capriolo, alcuni dei quali in pericolo di estinzione come l’orso e il lupo, nonché da uccelli rari come l’aquila reale e il falco pellegrino. L’area costituisce un importante corridoio naturale per lo spostamento della fauna selvatica tra i massicci della Maiella-Morrone e quello del Gran Sasso-Laga. Presenti anche importanti popolazioni del lepidottero Parnassius apollo, protetto dalla Direttiva Habitat dell’Unione Europea. Tra le specie di interesse dell’UE, sono presenti nel territorio della Riserva Aquila chrysaetos, Canis lupus, Falco peregrinus, Parnassius apollo e Ursus arctos.
L’accesso alla Riserva è possibile da più punti; quello più importante, dove è anche possibile assumere informazioni, è a partire dal Centro Aziendale “Monte Corvo”, che si raggiunge dall’autostrada A25 (Roma-Pescara) uscita Bussi-Popoli, si prosegue sulla S.S. Tiburtina Valeria in direzione Popoli fino al cartello che indica sulla sinistra il “Centro del Lupo” a circa 1 km dall’abitato di Popoli, si prosegue su strada asfaltata per circa 4 km sino a destinazione. Per chi proviene da Roma, uscita Sulmona-Pratola Peligna della A25, si segue la S.S. Tiburtina in direzione Popoli fino al cartello che indica sulla destra il “Centro del Lupo”. Da Popoli seguire la S.S. n. 17 per Napoli-Roccaraso. Dopo circa 1,5 km, svoltare a sinistra. Dopo circa 4 km su strada asfaltata in salita, si trova il Centro del Lupo e l’ingresso alla Riserva.
L’area è di libera fruizione sulla rete sentieristica ufficiale del Parco Nazionale della Maiella. Il transito con mezzi a motore è consentito esclusivamente sull’unica piccola strada asfaltata che porta al Centro Visite del Lupo, dal quale si può accedere a piedi al territorio della Riserva. Anche nella parte di Riserva ricadente nel Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, la fruizione è consentita unicamente sulla rete sentieristica ufficiale del Parco.
Fonti e informazioni aggiuntive:
Monte Rotondo su Carabinieri.it
Riserva Naturale Statale Monte Rotondo su Agraria.org
Riserva Naturale Monte Rotondo su Concapeligna.it